giovedì 30 novembre 2017

l'ora incerta



dipinto di Lucien Levy-Dhurmer



La sola ora poetica, al Liviano, era il tardo pomeriggio, in autunno o in inverno, quando fuori era già buio. 
Terminavano le ultime lezioni, le piccole filologie slave, c'era poca gente che sostava qua e là, un senso di rumori attutiti e luci soffici; si formava un'ora vuota, incerta, interessante. Si guardavano le compagne con altri occhi, i loro nomi si mettevano a splendere.


Luigi Meneghello, Fiori italiani, ed.Rizzoli 





3 commenti:

  1. Un'ora vuota che, in realtà, è piena di molte suggestioni.

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  2. Che brano di meravigliosa sensibilità (che non conoscevo, il solito grazie)

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  3. @Nela, Laura

    Quando anni fa lessi il libro da cui è tratto il passo, ne presi nota; Meneghello ha trovato poche parole giuste, per di più disposte in una sequenza che definirei musicale, per descrivere un certo momento d'essere.
    Ciao e grazie! :-)

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